domenica 18 marzo 2018

Tommy Wiseau: da The Room a Disaster Artist, il riscatto della "monnezza"

Dopo mesi di silenzio decido di tornare a scrivere e lo faccio alla grande parlando di...Tommy Wiseau e del suo "capolavoro" The Room.
Molto probabilmente, il pubblico "normale" non avrà mai sentito nominare del film The Room nè tantomeno del regista Tommy Wiseau, solamente gli amanti della monnezza cinematografica (me in in primis) hanno saputo aprezzare la "maestosità" di quest'opera che, tra l'altro, nel corso degli anni è diventato un cult generando tonnellate di memes, un video gioco non ufficiale venendo soppranominato "Il Quarto Potere dei film di brutti", ed attualmente viene proiettato in giro per le sale statunitensi.

La trama ruota intorno alle vicende di Johnny, Mark e Lisa, quest'ultima una sgual.. è la ragazza di Johnny, nonche futura moglia, e decide di lasciarlo per il suo miglior amico (Mark) che porterà a conseguenze drammatiche...Wiseau descrisse il film come black comedy, anche se in realtà sarebbe più un film drammatico...
Trovare pregi in questo film sarebbe come trovare un ago in un pagliaio (anzi in questo caso l'ago non esiste nemmeno!), visto che fa acqua sotto ogni punto di vista: recitazione a livelli bassissimi (come non dimenticarsi della famosissima battuta "I did not hit her"), scritto malissimo (basti pensare a sottotrame che non portano da nessuna parte), la fotografia che pensare che sia un film anni 90 (eppure è uscito nel 2003), scenografia riciclata da chissà quale sitcom e così via...

A chi dobbiamo tutto questo? Ovviamente a Tommy Wiseau, che è il regista/produttore/sceneggiatore nonchè l'interprete del protagonista Johnny...praticamente ha elevato al cubo il suo ego artistico. Non è solo la bruttezza a creare tutta quest'aura magica intorno a The Room, ma anche tutti i retroscena che ci sono stati durante la produzione del film: basti pensare che Wiseau abbia fatto esporre il cartello promozionale di The Room per più di 5 anni al costo mensile di 5mila dollari (nonostante sia stato un totale flop), oppure nelle prime bozze di sceneggiatura il personaggio di Johnny doveva essere un vampiro....roba da pazzi.

Di questi surreali annedoti, Greg Sestero (amico di Wiseau e interprete di Mark) li riporta nel libro The Disaster Artist, scritto insieme con Tom Bissel, e da cui è stato tratto l'omonimo adattamento cinematografico. Se permettete, spendo quattro parole sul film "Disaster Artist" (arrivato alla nomination agli Oscar): Wiseau viene magistralmente interpretato da James Franco e lo si può intuire solo vedendo il trailer...riporta pari passo il dialoghi, il suo inglese poco comprensibile, praticamente tutto! Vi consiglio di guardarlo in lingua originale sottotitolato, anche perchè The Room non è mai stato localizzato in italiano e nella versione doppiata di Disaster Artist sicuramente si sono perse molte caratteristiche che rendeva unico il film di Wiseau.

Ho parlato del film, ho parlato dell'adattamento cinematografico del libro che narrava di ciò che succedeva nella produzione del film, ma ora vi state chiedendo: "chi c***o è Tommy Wiseau?".

Bene, dalle informazioni trovate su internet sappiamo che il nome Tommy Wiseau non è il suo nome di battesimo e che si presume sia di origine polacca (per la precisione dalla città di Poznan), a un certo punto della sua vita è emigrato negli Stati Uniti ed ha cominciato a fare diverse lavori...tengo a precisare che The Room è costato la bellezza di 6 milioni di dollari versati interamente da Wiseau stesso, poco credibile che abbia accumulato tale somma facendo solo lavoretti.
Inoltre sappiamo che la sua passione per la recitazione sia nata a seguito di un incidente stradale, ed è allora che è cominciato tutto...
Non conosciamo molto della sua vita privata, infatti ad una intervista dichiarò "penso che la vita privata debba restare privata e la vita professionale debba restare professionale".
Tommy Wiseau, per quanto eccentrico possa sembrare, è riuscito nel suo intento: lì dove molti registi di b-movie sono finiti nel dimenticatoio, lui è riuscito ad avere il successo che tanto agognava, non vergognandosi della monnezza che potrebbe essere il suo "The Room", anzi l'Ed Wood del XXI secolo prosegue la sua carriera tant'è che uscira con Best F(r)iends, insieme all'amico Greg Sestero, e con Scary Love